Elezioni Politiche 4 marzo 2018 italiani all’estero, come si vota per corrispondenza

Elezioni Politiche 4 marzo 2018 italiani all’estero, come si vota per corrispondenza

Elezioni politiche 4 marzo 2018 italiani residenti all’Estero, studenti e giovani: come votare se si è all’Estero e cosa significa voto per corrispondenza.

Elezioni Politiche 4 marzo 2018, come votare all’estero

Il voto è un diritto del cittadino e lo stabilisce la Costituzione Italiana all’Art.48, col quale si stabiliscono anche le modalità di votazione per gli italiani residenti all’Estero per motivi di lavoro, e per gli studenti i quali si trovano fuori dal Belpaese per motivi appunto di studio (Erasmus, dottorato di ricerca o simili). Il suddetto articolo 48 della Costituzione Italiana prevede, allo scopo di far esercitare il diritto di voto a tutti i cittadini italiani, una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge. In occasione delle Elezioni Politiche del 4 marzo 2018, sono state pubblicate sul sito del Ministero le FAQ per il diritto di voto degli italiani residenti all’estero, giovani e studenti compresi. Ecco di seguito le istruzioni su come si vota.

Elezioni 2018, istruzioni di voto italiani all’estero

Per gli italiani residenti all’estero, la modalità ordinaria di espressione del voto, prevista dalla legge per le elezioni politiche e per i referendum nazionali viene denominata voto per corrispondenza. Gli elettori residenti all’estero sono quindi iscritti d’ufficio nelle liste elettorali degli aventi diritto al voto per corrispondenza. I cittadini che intendano esercitare il diritto di voto in Italia devono aver prodotto espressa opzione in tal senso al Consolato di appartenenza entro il decimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di indizione delle elezioni, e cioè entro l’8 gennaio 2018. Il Ministero degli Esteri ha diffuso, attraverso le rappresentanze diplomatiche e consolari, un apposito modello per l’esercizio dell’opzione. Il Ministero dell’Interno consegna al Ministero degli Esteri i modelli delle schede elettorali non più tardi del ventiseiesimo giorno antecedente la data della consultazione.Sulla base delle istruzioni fornite dal Ministero degli Esteri, le rappresentanze diplomatiche e consolari provvedono alla stampa delle schede di votazione e del restante materiale da inserire nei plichi da recapitare agli elettori della circoscrizione Estero.

Gli Uffici consolari spediscono con posta raccomandata al domicilio di tutti gli elettori, non oltre diciotto giorni prima della data stabilita per le votazioni in Italia, un plico contenente il certificato elettorale, le schede in una busta piccola e una busta più grande recante l’indirizzo dell’Ufficio consolare competente e un foglio in cui si spiegano le modalità di voto. L’elettore non dovrà fare altro che esprimere il proprio voto sulle schede col sistema del Rosatellum, ovvero il voto è espresso tracciando un segno sulla lista prescelta e, comunque, nel rettangolo che la contiene. Può inoltre esprimere due voti di preferenza nelle ripartizioni alle quali sono assegnati due o più deputati o senatori e un voto di preferenza nelle altre; il voto di preferenza espresso validamente per un candidato è considerato quale voto alla medesima lista se l’elettore non ha tracciato altro segno in altro spazio della scheda.  Finito di votare, non deve fare altro che mettere le schede dentro la busta piccola, staccare il tagliando dal certificato elettorale per comprovare l’avvenuto esercizio del diritto di voto e inserire il tutto dentro la busta grande, spedendo il tutto al Consolato competente. Saranno considerati voti validi le buste pervenute al Consolato entro le ore 16, ora locale, del giovedì antecedente la data stabilita per la votazione in Italia, e quindi entro le ore 16 di giovedì 1° marzo 2018. Gli elettori residenti all’estero che, entro quattordici giorni dalla data della votazione in Italia, non abbiano ricevuto a casa il plico con le schede, possono farne richiesta presentandosi di persona al proprio Consolato. Le schede votate dagli elettori all’estero verranno spedite in Italia dai Consolati mediante valigia diplomatica accompagnata. I plichi arrivati in Italia vengono presi in consegna dall’Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, istituito appositamente presso la Corte d’appello di Roma, nel cui ambito – sulla base dell’elenco degli elettori fornito dal Ministero dell’Interno – vengono costituiti seggi elettorali per lo scrutinio delle schede pervenute. Le operazioni di scrutinio iniziano alla medesima ora dello spoglio dei voti espressi nei seggi istituiti sul territorio nazionale, e cioè alle ore 23 di domenica 4 marzo.

Studenti e italiani temporaneamente all’estero, modalità di voto

Nel caso in cui ci fossero italiani all’estero, ma residenti ancora nel Belpaese in quanto si trovano in un’altra nazione, la legge 6 maggio 2015, n.52 ha apportato modifiche anche alla normativa sul voto all’estero, prevedendo che in occasione di elezioni politiche o referendum nazionali, la possibilità di votare per corrispondenza all’estero per gli elettori che, per motivi di lavoro, studio, Servizio Civile o cure mediche, si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale è ricompresa la data della votazione. Questa possibilità è prevista dalla medesima legge anche per i loro familiari conviventi. A tal fine, i suddetti elettori possono formulare al Comune di iscrizione elettorale un’espressa opzione per il voto per corrispondenza nella circoscrizione Estero che sarà valida per un’unica consultazione, la quale deve pervenire al comune entro e non oltre il trentaduesimo giorno antecedente la data di svolgimento della consultazione salvo casi particolari ( si suggerisce quindi di informarsi con il relativo Comune di residenza). Una volta presentata domanda al Comune come elettore temporaneamente all’estero e ricevuta la conseguente comunicazione, si provvederà a cancellare il nominativo dall’elenco elettori della sede consolare di residenza e ad iscriverlo in quello della sede di temporanea presenza.

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