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Le Banche dimagriscono, proseguono i piani di esubero del personale

Un tempo molti ragazzi venivano spinti a studiare ragioneria per accedere a un posto di lavoro in banca, ritenuto sicuro. I tempi sono cambiati e oggi le Banche stanno riorganizzandosi e questo significa anche la riduzione del personale. Dopo l’annuncio del piano per MPS con 2600 esuberi, oggi tocca a due Banche del Nord Est: Veneto Banca e Popolare di Vicenza, strette dalle sofferenze e premute dalla BCE, sono “condannate” alla fusione ma, essendo entrambe caratterizzate da una presenza territorialità comune, la necessaria fusione che dovrebbe avvenire entro due mesi, significherà la chiusura di molte filiali e l’esubero di personale, quantificabile in circa 1500 unità.

Il problema è che il settore bancario sta vedendo una generalizzata prospettiva di riduzione del personale, peraltro anche ritenuta necessaria dal Premier Renzi che alcune settimane fa aveva prospettato la riduzione di almeno 50 mila lavoratori nel settore.

La stessa Bankitalia ha confermato la necessità di snellimento delle Banche soltanto pochi giorni fa, ritenendo che la riduzione del personale dovrà vedere l’intervento degli ammortizzatori sociali che in ogni caso andranno a pesare sulla fiscalità generale, quindi sui contribuenti, in termini di maggiori tasse o riduzione dei servizi.

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