Samsung come Apple, Antitrust indaga su software smartphone lenti
Fonte: Facebook

Samsung come Apple, Antitrust indaga su software smartphone lenti

AGCM, una specie di Antitrust, ha avviato due indagini per verificare eventuali pratiche scorrette di Apple e Samsung che hanno causato un calo di prestazioni degli smartphone causati dai software.

Apple e Samsung nei guai per software smartphone lenti

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ovvero l’AGCM, ha comunicato l’avvio di procedimenti nei confronti di Apple e Samsung per pratiche commerciali scorrette. I due produttori sono accusati di aver rallentato le prestazioni dei loro smartphone deliberatamente allo scopo di costringere gli utenti ad acquistare i nuovi modelli. Finora, la vicenda ha riguardato solo l’azienda di Cupertino, ma l’autorità italiana ha svelato anche il coinvolgimento del produttore coreano.

Dopo Apple, anche Samsung indagata

Per quanto riguarda Apple, la storia è ormai nota a tutti. Con la versione 10.2.1 di iOS per iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPhone 6s, iPhone 6s Plus e iPhone SE, e la versione 11.2 di iOS per iPhone 7 e iPhone 7 Plus è stato introdotto un miglioramento nel sistema di gestione dell’alimentazione. Per evitare lo spegnimento dello smartphone durante l’uso intensivo, le prestazioni vengono rallentate in maniera dinamica. Secondo Apple, questa modifica permette di incrementare l’autonomia delle vecchie batterie. Gli utenti possono tuttavia sostituire la batteria  a prezzo scontato. A seguito delle segnalazioni ricevute dai consumatori e al termine dell’attività preistruttoria, AGCM ha rilevato che la pratica scorretta è stata attuata anche da Samsung, finora considerata estranea alla vicenda. Al momento non si conoscono i modelli di smartphone interessati

Propaganda commerciale illegale

In Francia è stata avviata un’indagine per verificare se Apple abbia violato le normative sull’obsolescenza programmata, illegale Oltralpe. Negli Stati Uniti sono state depositate oltre 30 class action, mentre il consiglio per la tutela dei consumatori cinesi ha chiesto spiegazioni per questa politica commerciale volta a sfruttare le carenze di alcuni componenti per ridurre nel tempo le prestazioni dei propri prodotti e indurre i consumatori ad acquistare nuove versioni degli stessi. Addirittura, entrambi i dispositivi avrebbero proposto ai clienti aggiornamenti software dei propri telefoni cellulari senza segnalare le possibili conseguenze dello stesso aggiornamento e senza fornire sufficienti informazioni per mantenere un adeguato livello di prestazioni di tali dispositivi. L’autorità ha già effettuato ispezioni presso le sedi italiane di Apple e Samsung con la collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust e del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, per verificare eventuali violazioni degli articoli 20, 21, 22 e 24 del Codice del Consumo.

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