Bonus bebè arretrati e proroga 2018, scadenza dichiarazione il 31 dicembre

Bonus bebè arretrati e proroga 2018, scadenza dichiarazione il 31 dicembre

Bonus bebè 2017 e 2018: aggiornamenti su arretrati non pagati e possibile proroga per l’anno prossimo e quali documenti presentare entro il 31 dicembre 2017.

Bonus bebè 2017 e 2018, scadenza, perchè decade e cosa c’è da sapere sugli arretrati e sulla probabile mancata proroga

Molti neo genitori non vedono l’ora di sapere che fine faranno gli arretrati bonus bebè 2017 dei mesi passati non ancora pagati e chiarirsi le idee sui nuovi bonus proposti nel 2018, dal bonus figli a carico all’ipotesi di un bonus nonni, che potrebbero compensare la mancata proroga del bonus bebè nel 2018.

Arretrati Bonus bebè 2017:  scadenza per presentare la DSU pena decadenza assegno

Da recenti verifiche nella procedura di gestione delle domande di assegno, è emerso che molti utenti non hanno ancora provveduto alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (la cosiddetta DSU), utile ai fini del rilascio dell’ISEE per l’anno 2017. La scadenza di questo termine è fissata per il prossimo 31 dicembre 2017 e che la mancata presentazione della DSU comporterà la perdita delle mensilità per l’anno 2017 e addirittura la decadenza della domanda di assegno presentata nel 2016.

Proroga Bonus bebè 2018, una debole speranza contro il Bonus nonni

A breve partirà la discussione sugli emendamenti presentati alla Legge di Bilancio in Commissione al Senato e spunterebbe la possibilità di proroga del bonus bebè per il 2018. Salvo proroghe, il bonus bebè, lanciato nel 2015 per un triennio in via sperimentale, sarebbe infatti destinato a scadere il 31 dicembre 2017, sostituito da altri incentivi, come ad esempio il Bonus nonni che aiutano i nipoti. A proporre l’emendamento per la proroga del Bonus bebè 2018, riaccendendo le speranze di coppie in dolce attesa o che programmano di avere un figlio il prossimo anno, è stata Alleanza Popolare. Requisiti e importo rimarrebbero immutati: 80 Euro al mese riconosciuti per tre anni alle famiglie con Isee entro i 25mila euro e raddoppiati a 160 Euro per redditi inferiori ai 7mila euro.

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