Mangiare lentamente previene le malattie cardiovascolari

Mangiare lentamente previene le malattie cardiovascolari

La fame prende il sopravvento quando ci sediamo a tavola per mangiare perché la vita ha ritmi troppo frenetici e spesso saltiamo i pasti. Divorando le pietanze senza masticare corriamo dei rischi per la nostra salute perché si aggravano i sintomi di alcuni disturbi gastrointestinali.

Perché non si deve mangiare in fretta?

La Scientific Sessions dell’American Heart Association ha ricordato che bisogna mangiare lentamente, o meglio ha rimarcato il concetto. Chi consuma i pasti troppo in fretta è più soggetto ad obesità e sindrome metabolica, due fattori di rischio per diabete e malattie cardiovascolari. Non dimentichiamo inoltre che questo vizio, apparentemente innocuo, provoca gonfiore e meteorismo. A confermare tutto ciò una nuova ricerca condotta dall’Università si Hiroshima. Lo studio ha coinvolto 642 uomini e 441 donne a cui sono stati monitorati per 5 anni il peso e i parametri fisiologici.

Gli autori dello studio si riferiscono alla sindrome metabolica per indicare la condizione patologica che aumentano di due volte l’incidenza di malattie a carico dell’apparato cardiocircolatorio e di cinque volte il diabete. Per la diagnosi è stata valutata la presenza di questi fattori di rischio: livello di colesterolo, obesità, trigliceridi, pressione e glicemia. All’inizio della ricerca i valori erano tutti nella norma e nessuno dei soggetti presentava i sintomi della sindrome metabolica. Dopo i 5 anni gli scienziati hanno tirato le somme analizzando tutti i dati e hanno riscontrato che chi mangiava troppo in fretta aveva un’incidenza di rischio della sindrome metabolica dell’11,6% rispetto al 2,3% di chi mangiava lentamente. Mangiare in fretta inoltre ha causato aumento di peso, accumulo di grasso nella zona addominale e iperglicemia.

Legame tra aumento di peso e modo di mangiare

Non è una novità l’esistenza di un legame diretto tra la velocità con cui si mangia e rischio di ingrassare. Sara Emerenziani, Gastroenterologa e specialista in Scienze dell’Alimentazione del policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma ha spiegato a Repubblica che mangiando lentamente si assumono meno calorie. Quando il nostro stomaco è pieno invia un segnale al cervello per indicargli di smettere di mangiare ma occorrono almeno 20 minuti per avvertite il segnale di sazietà, ecco perché mangiando velocemente si ingurgita più cibo. Assaporare i cibi è anche sinonimo di buona alimentazione e implica una maggiore consapevolezza di quello che si mangia.

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