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Come superare il problema delle barriere architettoniche con la piattaforma elevatrice

Uno dei principali problemi presenti in Italia, spesso oggetto anche di inchieste giornalistiche, riguarda la presenza di barriere architettoniche che possono rendere la vita alquanto complessa per tutti quei soggetti con problematiche o disabilità fisiche. Le barriere architettoniche, tuttavia, creano disagio non solo ai disabili, ma anche a bambini, anziani, cardiopatici ed altri soggetti con qualche disagio fisico.

È bene ricordare che quando si parla di barriere architettoniche, si fa riferimento a tutti quegli ostacoli edilizi che non consentono la piena mobilità ai soggetti con difficoltà motorie. Le barriere presenti possono essere di diverse tipologie: urbane (scalinate, sottopassaggi); localizzazione (che obbligano a compiere lunghi percorsi a piedi); percettive (che rendono irriconoscibile la localizzazione degli edifici pubblici).

Piattaforma elevatrice: quali sono le differenze con un ascensore?

Il tema delle barriere architettoniche è stato affrontato, in modo specifico e dettagliato, dalla legge 13/89, che stabilisce come debba essere garantito l’accesso agli edifici anche alle persone disabili o con difficoltà motorie e di poter disporre di un servizio igienico ad esse dedicato. Per chi non contempla quanto previsto dalla legge, sono previste multe piuttosto salate.

Esistono, tuttavia, delle agevolazioni fiscali che consentono di poter effettuare questi lavori di adattamento o ristrutturazione godendo di importanti benefit come la detrazione IRPEF. I lavori che possono beneficiare di queste facilitazioni sono quelli effettuati per l’installazione di montacarichi ed ascensori finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche, oltre a tutti quei lavori, così come previsto dalla legge 104 del 1992, idonei a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap.

Per abbattere le barriere architettoniche, esistono varie tipologie di dispositivi. Tra questi spicca, senza alcun dubbio, la piattaforma elevatrice, che può essere creata con soluzioni personalizzate dalle ditte ascensori Milano o altre presenti lungo la nostra splendida penisola. Per comprendere, adeguatamente, cosa sia una piattaforma elevatrice, è opportuno capire quali sono le differenze con un ascensore.

Innanzitutto, questi strumenti si differenziano per la velocità di trasporto, che è estremamente più ridotta rispetto ad un ascensore ed è pari a 0,15 m/s. Le piattaforme elevatrici, inoltre, non prevedono la presenza di pareti o porte, in quanto dispongono di particolari dispositivi di sicurezza bloccanti qualora venga percepito che l’utente è in pericolo. I sistemi di comando, inoltre, sono più snelli rispetto ad un ascensore: spesso basta un unico tasto per attivarlo.

La manutenzione di una piattaforma elevatrice

Quando si opta per una piattaforma elevatrice, tuttavia, è buona norma essere al corrente di tutto quanto prevede la legge in tema di sicurezza e manutenzione di questi dispositivi, che, nel caso fossero curati in modo non adeguato, rischiano di creare enormi danni ai trasportati e agli utilizzatori, in particolar modo se il fruitore abituale è un disabile o una persona anziana con spiccate difficoltà motorie.

In base a quanto previsto dal legislatore, questi impianti devono rispettare, obbligatoriamente, tutti gli standard minimi previsti dalla legge, che prevedono rigorosi controlli al fine di verificare e certificare l’abbattimento delle barriere architettoniche e la qualità delle componenti di prodotto presenti.

Per rispettare quanto normativamente disciplinato, esistono degli obblighi di manutenzione che ogni ditta incaricata deve obbligatoriamente compiere durante il corso dell’anno. Il proprietario dello stabile dove è collocata la piattaforma elevatrice, di conseguenza, deve sottoporre il proprio impianto a regolari interventi di manutenzione e verifiche di prova: almeno un paio all’anno, con cadenza semestrale.

Questi interventi obbligatori consentono alle aziende di poter verificare, tempestivamente, eventuali difetti della struttura, riuscendo ad operare un’efficace opera manutentiva che sia in grado di rendere sempre pienamente efficiente la struttura e infonda tutta la sicurezza necessaria ai soggetti che, quotidianamente, utilizzano la piattaforma elevatrice.

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