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Commercio: vendite in calo, situazione preoccupante

A febbraio si è registrato un calo di vendite nel settore alimentare mentre negli altri comparti commerciali la situazione è invariata. Il calo dello 0,2% è riferita al settore delle vendite al dettaglio ma andando ad analizzare più approfonditamente si nota che i commercianti si salvano più nel lungo periodo, relativamente, solo per un aumento dei prezzi medio con l’ortofrutta, portando la riduzione in valore al -0,3% ma con riduzione di volume dello 0,7%. Comunque, rispetto a febbraio del 2016, la riduzione in valore è dell’1% mentre quello in volume è del -2,4%.

Su base annua la riduzione di volume assomma addirittura al -4,8%. Da parte delle associazioni dei Commercianti si rileva che il fenomeno è da riferirsi in parte alla riduzione degli sprechi, che è un fatto positivo ma anche al fatto che mediamente gli italiani mangiano di meno e questo è un dato preoccupante: il consumo alimentare è sempre l’ultimo a registrare contrazioni, prima di ridurre il cibo, in situazioni di crisi, si riducono i consumi di cui si può fare a meno senza troppi problemi. Quando si arriva a ridurre il cibo l’indicatore economico è di una difficoltà profonda, non una semplice contrazione della propensione alla spesa delle famiglie.

Non si tratta di evitare di spendere per mettere da parte qualche risparmio per tempi peggiori, questi sono già nelle famiglie se si riduce il mangiare. Probabilmente lo Stato ha deciso di percorrere questa via per combattere il sovrappeso in Italia?

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