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Coperture per i tetti: tipologie e differenze

La funzione delle coperture, specialmente quando si tratta di un tetto, è molto importante, soprattutto per fare in modo che all’interno dell’edificio si creino le condizioni ambientali adeguate, al riparo dagli agenti atmosferici. Sono varie le funzioni a cui deve obbedire una copertura. Spesso non ci facciamo caso, ma la copertura di un edificio non serve soltanto a proteggere dalla pioggia. Deve avere delle caratteristiche tali da resistere alle sollecitazioni di ogni tipo, come per esempio quelle date da un eventuale manto nevoso oppure dal vento. Inoltre la copertura ben fatta riesce a diminuire la dispersione termica. Ma da che cosa è formato un tetto e quali sono le tipologie di strutture portanti del tetto a cui possiamo fare riferimento? Vediamo di scoprirne di più.

I vantaggi delle coperture metalliche discontinue

Parliamo adesso di coperture metalliche discontinue, che costituiscono una tipologia capace di garantire molti vantaggi importanti. La copertura metallica infatti è fatta appositamente per resistere a diverse condizioni atmosferiche, come per esempio il gelo e la grandine.

Inoltre le coperture metalliche discontinue obbediscono a delle linee estetiche davvero formidabili, perché il metallo può assumere diverse forme ed essere modellato in modo che il tetto venga valorizzato nella sua conformazione.

Questo tipo di coperture di cui stiamo parlando viene realizzato non soltanto con le tradizionali tegole. Infatti prevede l’installazione di lastre metalliche che vengono tenute insieme tramite dei giunti trainanti e dei pannelli di diversi materiali, come, per esempio, l’acciaio, lo zinco, il rame, il titanio e l’alluminio.

Inoltre, sempre per obbedire a quella importante funzione di cui abbiamo parlato precedentemente, ovvero l’isolamento termico, le lastre metalliche vengono accoppiate proprio ad un isolante capace di diminuire la dispersione di calore.

Le coperture metalliche discontinue sono impermeabili e resistono alle dilatazioni termiche che potrebbero essere determinate da un aumento della temperatura ambientale. I collegamenti tra gli elementi sono strutturati in maniera tale da resistere anche alle forti sollecitazioni, come per esempio quelle determinate dai venti. Danno anche la possibilità di installare un impianto fotovoltaico o solare termico.

Come è fatto un tetto

Ma per comprendere ancora più a fondo l’importanza e le funzioni svolte dalle coperture metalliche a cui abbiamo fatto riferimento, bisogna anche sapere come è fatto un tetto. Una copertura come un tetto è formata da due parti principali. Una di esse è la struttura portante, che ha la funzione di sostenere il peso del manto. Il secondo elemento fondamentale che forma un tetto è costituito dal manto impermeabile, che rappresenta lo strato di tenuta all’acqua.

Esistono diverse tipologie di strutture portanti. Ne possiamo distinguere in particolare tre, che differiscono per il tipo di materiale da cui sono costituite. Infatti distinguiamo le strutture portanti in cemento, le strutture portanti in legno e le strutture portanti in ferro.

Per quanto riguarda invece i manti impermeabili, possiamo fare la distinzione fra due grandi gruppi. Dobbiamo infatti parlare di manti continui e di manti discontinui. Quelli che appartengono al primo tipo si caratterizzano per l’assenza di soluzioni di continuità tra gli elementi che costituiscono il manto. Fanno parte di questo tipo per esempio i manti bituminosi o quelli sintetici.

I manti discontinui invece si contraddistinguono per la presenza di soluzioni di continuità tra gli elementi che costituiscono lo strato impermeabile. Fanno parte di questo gruppo per esempio le coperture con tegole, i pannelli coibentati e le lamiere grecate.

Da tenere presente che per l’installazione di manti discontinui è necessario che ci siano delle pendenze del tetto superiori a cinque gradi. È bene fare queste distinzioni, per realizzare una copertura adeguata a tutte le condizioni anche ambientali con cui si ha a che fare.

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