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Diabete, scoperta la pillola che abbassa l’insulina

Al congresso europeo Easd è stato presentato uno studio secondo cui è possibile ridurre l’insulina nei diabetici di tipo 1. La pillola sugar killer migliora anche i parametri metabolici. Tra i 19 paesi che hanno testato il farmaco c’è anche l’Italia.

Diabete di tipo 1, con una pillola si può curare la malattia?

Circa quindicimila diabetologi di tutto il mondo si sono dati appuntamento al congresso europeo Easd per affrontare le ultime novità per la cura del diabete. I pazienti con il diabete di tipo 1 che hanno una malattia autoimmune sono il 10%, e sino ad oggi per loro c’era pochissime opzioni terapeutiche se non l’insulina. Lo studio fase 3 Tandem è stato presentato alla platea dell’Easd che ha 133 centri in diversi paesi. I risultati della ricerca sono stati pubblicati anche sulla rivista specializzata New England Journal of Medicine. In particolare sono stati seguiti 1402 pazienti con diabete di tipo 1 a cui è stata somministrata l’insulina e 400 mg di sotaglifozin o placebo a due gruppi ben distinti, per confrontare i risultati e i miglioramenti.

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Paolo Pozzilli del policlinico universitario Campus Bio-Medico di Roma (unico centro italiano che ha fatto parte dello studio) ha spiegato che ci sono stati risultati incoraggianti. La pillola sugar killer si somministra per via orale a colazione e i gli esperti hanno accertato che ha abbassato la glicemia e l’emoglobina glicata. Questo ha permesso di ridurre le dosi di insulina e nel lungo periodo ci sono state ridotte complicanze, anche nel breve periodo non si sono verificati sbalzi di glicemia o ipoglicemie.

Il farmaco appartiene alla classe degli inibitori del riassorbimento del glucosio a livello renale che viene eliminato con le urine. Tra circa un anno il sotaglifozin entrerà in commercio e si spesa che riuscirà a ridurre la mortalità dei pazienti con diabete di tipo 1. Allo studio infatti sono stati ammessi solo pazienti con diabete di tipo 2. Dopo 100 anni dall’introduzione dell’insulina finalmente c’è un farmaco aggiuntivo ma Giorgio Sesti, presidente della Sid (società italiana di diabetologia) invita alla prudenza. I dati scientifici sono stimolanti ma i malati di diabete non possono fare a meno dell’insulina, e non possono ridurla solo con una pillola. Non esiste ancora un protocollo.

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