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Il Fisco infetta il pc: attenzione a mail con virus dell’Agenzia dell’Entrate

Una mail dell’Agenzia delle Entrate letale per ogni dispositivo: la contraffazione perfetta contribuisce a diffondere queste mail fasulle con truffa, portatori di un virus. Il phising si evolve anche in altre forme, tutto per estorcere denaro

Mail Phising Agenzia delle Entrate con virus informatico

Si apre la casella di posta elettronica e saltano le coronarie: una mail con i dati dell’Agenzia delle Entrate che comunica di controllare e regolarizzare la propria posizione per non incorrere in sanzioni e che, in caso di mancata risposta, verrà attuato un prelievo forzoso sul conto corrente per l’ammontare di 1067,52 Euro come multa. Una truffa architettata ad arte, la nuova frontiera del phising. I riferimenti telefonici e il logo sono uguali e i truffatori contano sulla paura del Fisco di imprenditori, professionisti e semplici contribuenti privati. Chi apre la mail e cerca di rispondere si ritrova il computer in tilt e per rimediare c’è solo un modo: pagare.

Truffa del Fisco, cosa fare con le mail di phising

Il tentativo di truffa, perché di questo si sta parlando, è andato a segno in parecchi casi. Sia l’Agenzia delle Entrate che l’ordine dei commercialisti sono corsi ai ripari diffondendo comunicati chiarificatori. Prima di tutto, il Fisco non manda e-mail e quello che sta accadendo è uan forma di phising. Il link contenuto nella mail avvia un virus informatico che danneggia il pc dei destinatari. L’unico modo per difendersi è quello di cancellarle immediatamente, assicurando i riceventi che tutte le informazioni contenute sono decisamente false.

Indagini della Polizia Postale, non solo estorsione: Fisco, Canone TV e multe

La truffa si sta evolvendo in altre forme, per esempio, in una di queste mail si invita il destinatario a scaricare un modulo per richiedere il rimborso parziale del canone TV. Sia l’Agenzia che i commercialisti, compresi alcuni privati, hanno già presentato denuncia alla Polizia Postale. C’è un’inchiesta per scoprire chi c’è dietro questo ennesimo imbroglio elettronico ai danni dei contribuenti e del Fisco.

 

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