Gli italiani e il gioco online

Il settore è in costante crescita e i numeri certificano l’avanzata di un nuovo colosso del mercato: gli italiani negli ultimi anni si sono aperti in maniera non soltanto sensibile ma veramente notevole al gaming online, rispetto alle consuete formule fisiche di scommesse. Una situazione che ha risvolti sia positivi che negativi, come vedremo. Per quanto riguarda le ripercussioni non felici, prime su tutte la possibile ludopatia e la dipendenza estremizzate, va segnalato che non è un caso se già nel 2018 l’ex governo aveva varato e approvato delle misure molto restrittive in questo senso all’interno del decreto dignità.

Ad ogni modo, è indubbio che la passione che probabilmente da generazioni lega il popolo italiano al gioco, d’azzardo o meno, si stia sensibilmente spostando verso il mondo del web, trasportando nella realtà online tutte quelle attività cui precedentemente era consuetudine dedicarsi nelle apposite sale gioco. Andiamo a vedere i numeri di questa crescita e di una connessione così salda.

I numeri del gioco online

Abbiamo parlato del decreto dignità, che era stato approvato proprio per provare a disincentivare l’utilizzo di giochi d’azzardo con vincita in denaro – ovviamente, principalmente quelli illegali – vista la tendenza in costante crescita: nel triennio 2016-2018 infatti era stato calcolato che il settore avesse spostato la bellezza di 106 miliardi di euro in scommesse complessive. Quella della legalità è una precisazione fondamentale, poiché purtroppo con questa evoluzione e con il passaggio all’utilizzo virtuale di piattaforme di scommesse, anche l’illecito sta crescendo seppur contrastato: esistono siti specifici in cui giocare con la massima protezione e sicurezza, e nei quali è possibile trovare tutti i giochi d’azzardo legali online.

Fatta questa precisazione, torniamo ai numeri. Prendendo come punto di riferimento il 2018 e consultando le statistiche relative ai mesi successivi, è possibile notare che in realtà il settore gaming e gambling (in generale e quello strettamente online) non ha subito particolari contraccolpi in seguito alle limitazioni previste dal decreto. Anzi, nel corso del 2019 il settore ha registrato un ulteriore aumento, con una crescita nella spesa totale che è ammontata al 7,4%.

In particolare sembrano essere i mesi invernali quelli più apprezzati dagli italiani per dedicarsi alle proprie passioni ludiche in fatto di scommesse: novembre e dicembre costituiscono infatti il periodo, all’interno di un 2019 comunque costantemente in crescita, nel quale il settore ha vissuto il suo picco di positività. Nell’ultimo mese di dicembre le scommesse effettuate sul territorio italiano sono arrivate a registrare una crescita addirittura pari al +123%.

Numeri distribuiti in egual misura su tutto lo Stivale? No: ci sono regioni nelle quali il gaming fisico e online è decisamente più sviluppato e praticato rispetto ad altre, in cui talvolta la presenza dello stesso è davvero rara. Sino a poco prima del picco precedentemente citato, la regione “regina” della classifica era la Campania, prima in questo speciale confronto nell’estate 2019 e seguita, a stretta distanza, da Sicilia e Lombardia. Gioco che è comunque molto diffuso anche nel Lazio e in Puglia.

Come possiamo vedere una tendenza che, a parte alcune eccezioni, sembra avere radici più profonde nel Sud del Paese in generale. È importante soffermarci sul fatto che comunque, ad oggi, i centri scommesse e le sale da gioco concreti e fisici continuano ad avere sulla maggior parte degli italiani un fascino maggiore. Come abbiamo detto l’online è sempre più diffuso e apprezzato, certamente anche da fasce di popolazione di età differente, ma al momento i 2/3 dei guadagni e dei soldi che il settore fa girare nel corso dell’anno restano collegati al gambling e alle scommesse dal vivo, e conseguentemente al momento gli italiani sembrano ancora preferire quella ramificazione del settore che offre ancora servizi materiali.

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