Le malattie delle unghie: onicodistrofia e onicomicosi

In normali situazioni fisiologiche, le unghie sono sane, forti, brillanti e rosate. Se invece le unghie iniziano a presentare discromie, fragilità o microfratture, è probabile che siano presenti problemi a carico delle unghie che devono essere diagnosticati e risolti nel più breve tempo possibile. Oggi come oggi, soprattutto con l’arrivo dell’estate, le unghie diventano le protagoniste e la miglior scelta sarebbe quella di curarle e tenerle sempre in salute.

I disturbi che possono colpire le unghie possono avere cause diverse:

  • carenze alimentari
  • infezioni di lieviti, funghi o muffe
  • patologie metaboliche di varia entità
  • patologie sistemiche
  • malattie della pelle

Dal momento che nella maggior parte dei casi le alterazioni strutturali e cromatiche delle unghie rappresentano il primo fattore di possibili condizioni patologiche di base, risulta di vitale importanza non prendere sottogamba i cambiamenti che si manifestano su un punto del corpo che viene considerato un biglietto da visita.

Dunque, non appena si notano mutazioni nell’aspetto e/o nel colore delle proprie unghie – sarebbe meglio rivolgersi al medico che saprà dare al paziente tutte le indicazioni del caso.

Malattie unghie: l’Onicodistrofia

L’onicodistrofia è un disturbo che può riguardare sia le unghie dei piedi che quelle delle mani e consiste in un’alterazione del trofismo che si manifesta attraverso un cambiamento morfologico dell’unghia colpita. Le unghie affette da onicodistrofia, per lo più alluce e pollice, presentano quindi uno sviluppo anomalo: la loro superficie ha un aspetto ondulato e frastagliato e hanno la tendenza a scheggiarsi e rompersi con molta facilità. Anche il loro colore risulta alterato, in genere tende tra il grigio opaco e il giallo.

L’onicodistrofia, anche detta distrofia ungueale ha cause diverse, sia endogene (quali alterazioni della matrice ungueale o delle strutture che circondano l’unghia), sia esogene, cioè esterne. A proposito di queste ultime, la lamina ungueale può cambiare a causa del ridimensionato apporto di sostanze quali minerali, tra cui il ferro, fondamentali per la costituzione dell’unghia, o anche a seguito di eventi traumatici, come i microtraumi di lieve entità ma reiterati nel tempo, provocati dall’attività sportiva o dall’uso prolungato di calzature troppo strette.

è fondamentale selezionare la causa dell’alterazione e ricorrere ad un rimedio adatto.

Malattie delle unghie: l’Onicomicosi

L’onicomicosi è un’infezione delle unghie provocata da microorganismi chiamati miceti, responsabili della fragilità della lamina e dell’alterazione cromatica della stessa. Molte volte si avverte anche una sorta di dolore e, spesso, un cattivo odore. Può presentarsi su tutte le unghie, ma colpisce maggiormente quelle dei piedi a causa del maggior tasso di umidità che di solito è presente in questa zona del corpo.



I principali fattori di rischio legati all’onicomicosi sono l’età avanzata, l’ereditarietà, la familiarità, un cattivo stato di salute in genere (i diabetici, per esempio, sono spesso colpiti dalla patologia in questione e peraltro in questi soggetti è concreto il rischio di complicazioni più gravi), i traumi nella zona del letto ungueale, il clima caldo-umido, l’uso frequente di docce pubbliche o di piscine, problemi a carico del sistema immunitario di vario tipo ecc.

L’onicomicosi può presentarsi con una buona frequenza nei soggetti che fanno sport dal momento che le loro unghie sono di continuo sottoposte a microtraumi e stress e sono spesso tenute in un ambiente in cui risulta facile lo sviluppo dei parassiti.

L’onicomicosi, patologia rappresentata da una forte contagiosità e che molto di rado si risolve in modo spontaneo, può avere, a seconda della gravità del quadro, un impatto negativo sulla qualità della vita del soggetto che ne soffre. Vista la natura della malattia e l’effetto visivo che essa può causare può incidere non poco nelle relazioni interpersonali.

Nella maggior parte dei casi sono colpevoli i dermatofiti. Quelli in particolare coinvolti sono il Trichophyton rubrum e il Trichophyton mentagrophytes; più di rado la malattia è da imputarsi a lieviti, muffe non dermatofite e candida.

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