Come scegliere la carta di credito aziendale

La carta di credito aziendale è uno strumento di lavoro fondamentale, sia per chi ha una piccola, media o grande impresa, che per i liberi professionisti titolari di partita IVA.

La cosiddetta carta business presenta infatti molteplici vantaggi. Uno su tutti, quello di agevolare il controllo e la gestione delle spese quotidiane, assicurando il massimo della sicurezza e affidabilità.

Inoltre, per andare incontro alle necessità dei propri clienti, gli istituti di credito sono attenti a presentare promozioni sempre più convenienti e formule personalizzate in base al target.
Avere una carta di credito aziendale significa insomma migliorare gli affari, in quanto consente di accedere ad una serie di importanti facilitazioni:

  • monitoraggio a distanza, ma preciso e in tempo reale, di ogni transazione (pagamento fornitori, utenze ordinarie ed extra, spese effettuate dai dipendenti, eccetera… )
  • addebiti posticipati a uno o due mesi, senza costi aggiuntivi o commissioni,
  • possibilità di effettuare pagamenti rateizzati e assicurazioni gratuite,
  • eventuali premi fedeltà collegati alla carta di credito,
  • assistenza dedicata,
  • semplificazione delle procedure tra datore di lavoro e dipendente.

Diners Club, ad esempio, diversifica le varie carte aziendali per soddisfare le esigenze più frequenti a seconda del profilo professionale.

Si ricorda che, una volta scelta la carta più adatta alle proprie esigenze, occorre procedere con la sua attivazione. Ovvero rivolgersi alla banca interessata (direttamente in filiale se di tipo tradizionale o online presso sito web di riferimento), fornendo le dovute informazioni sullo stato finanziario dell’azienda.

La carta arriva via posta, secondo le tempistiche indicate nei moduli contrattuali.

I parametri di valutazione

Il primo step da compiere per trovare una carta business, che si adatti con profitto al profilo aziendale, è capire se si ha bisogno di una carta intestata al dipendente o nominativa per la società. Quindi, si studiano le varie proposte disponibili e tipologie.

Di sicuro, la carta a saldo rappresenta la formula più apprezzata, perché rispetto alle colleghe prepagate e revolving (ibrido fra carta di pagamento e finanziamento) ha minori costi di gestione.

Si passa quindi alla seconda fase dell’analisi, ovvero la comparazione dei costi, che include:

  • attivazione della carta,
  • costo del canone e commissioni,
  • imposta di bollo,
  • spesa per l’invio dell’estratto conto.

Per quanto riguarda tale aspetto, va considerato che sono sempre più numerosi quanti preferiscono affidarsi alle carte di credito offerte dalle banche web. In genere, presentano meno spese e costi di gestione pari quasi allo zero.

Se la carta di credito prescelta permette l’addebito rateale serve, invece, prestare attenzione al TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) applicabile alle rate e alle ipotetiche agevolazioni legate all’utilizzo.

In Italia e in tutta Europa la carta di credito aziendale sta affermandosi come mezzo indispensabile ad una corretta pianificazione del lavoro.

La tecnologia ed esperti del settore sono al servizio di un mercato in continua crescita e soprattutto per soddisfare ogni richiesta.

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