Esplode sigaretta elettronica, americano muore

Sigaretta elettronica esplode e trafigge il cranio di un 38enne

Negli ultimi anni è aumentato il consumo di sigarette elettroniche da parte delle persone che volevano smettere di fumare. È in corso un ampio dibattito sugli effetti che le e-cigarettes hanno sulla salute ma quanto accaduto in America è molto più tragico. Un 38enne è morto in seguito all’esplosione della sigaretta elettronica.

Ferita simile a quella di un proiettile

Tallmadge D’Elia aveva 38 anni e viveva il Florida. L’uomo è stato trovato privo di vita in seguito ad un incendio che si è sviluppato nella sua abitazione. Sul corpo sono state trovate ustioni più o meno gravi ma non è l’incendio la causa della sua morte, bensì l’esplosione della sigaretta elettronica. Le autorità infatti hanno rilevato una ferita alla testa simile a quella di un proiettile. Come riporta ABC gli investigatori sono convinti che sia stato il dispositivo utilizzato dall’uomo a causarne la morte. Non ci sono molte informazioni sul tipo e sul modello di sigaretta elettronica, se non che è stata prodotta da Smok-E-Mountain, azienda che ha sede nelle Filippine.

Errore di fabbricazione o batteria difettosa

La dinamica esatta dell’incidente non è stata ricostruita ma è probabile che l’esplosione sia stata causata da un difetto di fabbrica o da batterie non originali. La morte di Tallmadge D’Elia risale allo scorso 5 maggio e la notizia ha fatto il giro del mondo perché è la prima in assoluto collegata all’utilizzo di questi dispositivi. I medici hanno trovato nel cranio del 38enne dei frammenti di sigaretta elettronica. L’azienda produttrice ha fatto sapere con una nota che ci sono in circolazione ricambi clonati e non sicuri come gli originali che sono destati.

La Food and Drug Administration ha dichiarato che l’esplosione delle sigarette elettroniche può essere appunto causata da batterie difettose. Tra il 2009 e il 2016 ci sono stati 195 casi di esplosioni e incendi che non hanno causato vittime ma solo lesioni acute. Nel 2015 un dispositivo è esploso nelle mani di un 29enne provocandogli una frattura al collo e la rottura dei denti mentre a gennaio di quest’anno, sempre una batteria difettosa, è stata la causa di un incendio all’aeroporto di Denver.

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