Batterie più durature con i diodi magnetici

I ricercatori dell’Università del Missouri sono riusciti ad individuare un nuovo materiale che potrebbe aumentare la durata delle batterie dei dispositivi tecnologici che usiamo ogni giorno, come smartphone, tablet e portatili.

Diodo magnetico aumenta autonomia di 100 volte

L’autonomia della batteria può essere aumentata grazie ad un nuovo materiale oggetto di studi da parte dei ricercatori dell’università del Missouri. Facendo un esempio, se la batteria di un portatile (nuovo) dura mediamente 5 ore, con questo nuovo materiale l’autonomia diventerebbe di 500 ore. A guidare il gruppo di fisici, il professor Deepak K. Singh che ha spiegato che il segreto del materiale che riduce il calore emesso e migliora le prestazioni energetiche è la struttura a nido d’ape.

Come funziona il diodo magnetico

Il professore Singh ha spiegato che “i diodi e gli amplificatori basati su semiconduttori che spesso sono realizzati con silicio o germanio, sono elementi fondamentali nei dispositivi elettronici moderni”, e ha aggiunto che “un diodo normalmente conduce corrente e voltaggio nel dispositivo lungo una sola direzione polarizzata, ma quando il voltaggio è invertito, la corrente si ferma. Questo processo di cambiamento disperde una significativa quantità di energia a causa della dissipazione, o l’esaurimento della fonte di energia, avendo effetto sulla vita della batteria. Sostituendo il semiconduttore con un sistema magnetico crediamo di poter creare un dispositivo energeticamente efficiente che consuma meno e incrementa le funzionalità”.

Per dirlo in maniera più semplice, si tratta di un materiale strutturato su due dimensioni creato con una lega magnetica disposta su una superficie di silicio secondo un modello a nido d’ape, come anticipato nel paragrafo precedente. In questo modo la corrente viaggia in un un’unica direzione con dissipazione molto più bassa rispetto ai diodi semiconduttori utilizzati normalmente. Grazie a questa sensazionale scoperta si possono creare transistor magnetici e amplificatori che dissipano meno energia e aumentano l’efficienza regalandoci più autonomia. Il dispositivo infatti dovrebbe agire proprio come un interruttore, riducendo il flusso energetico verso le altre periferiche. Intanto dopo la richiesta del brevetto si cerca una società per la produzione e l’immissione sul mercato.

About Redazione