Sistema immunitario, nuova malattia scoperta in Italia?

Sistema immunitario, nuova malattia scoperta in Italia?

Il nostro sistema immunitario sarebbe messo in pericolo dall’insorgere di una nuova malattia che è stata scoperta da recente in Italia. Si tratta di una mutazione genetica i cui effetti sono patologici per l’essere umano.

Sindrome dell’iper TH-17

A svelare dell’esistenza di una nuova malattia sono stati Romeo ed Enrica Invernizzi, ricercatori del Centro di Ricerca Pediatrico dell’Università di Milano. Si tratta di una mutazione genetica a cui è legata una nuova malattia che è stata denominata “sindrome dell’iper TH-17“. La scoperta è stata effettuata in collaborazione con il Boston Children’s Hospital e la Harvard Medical School. Da quanto spiegato dai ricercatori, la malattia colpirebbe dei soggetti portatori di recettore, il “P2X7R“. Questo interferisce con la risposta immunitaria del nostro organismo. Secondo quanto è stato dimostrato, i linfociti T, sono controllati durante l’attivazione del sistema immunitario. Da qui la scoperta di una mutazione genetica, che interessa il 2% della popolazione. A questa è associata un’alterazione funzionale che induce ad una nuova malattia.

Nuova malattia

La mutazione del recettore P2X7R, determinerebbe pertanto lo sviluppo dei linfociti T, che portano ad una fragilità del sistema immunitario. La malattia che ne scaturisce, potrebbe avere effetti rilevantemente negativi in soggetti come i trapiantati e potrebbe comportare anche il rigetto. Ma anche altri soggetti sarebbero a rischio dall’insorgere di questa nuova malattia, come i diabetici.

“Sarà necessario effettuare ulteriori studi”

Il professore associato di Endocrinologia all’Università di Milano Paolo Fiorina, ha spiegato che “Questa mutazione assume una rilevanza per la nostra salute importantissima. Sarà necessario effettuare ulteriori studi per determinare la rilevanza della mutazione del recettore P2X7 nei soggetti diabetici e non trapiantati per capire l’associazione con lo sviluppo di eventi immunologici“. Mentre il direttore del Centro di ricerca Pediatrico ha commentato dichiarando che: “Questo è un altro successo del Centro di Ricerca Pediatrica-Romeo ed Enrica Invernizzi che si aggiunge a quelli già recentemente presentati. Questo Centro nato da così poco ma che sta facendo così tanto in termini di ricerca deve diventare un punto di riferimento per la ricerca scientifica in Italia, un polo all’avanguardia anche per la scoperta e la diagnosi di nuove malattie“.

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