Surf e piscine fanno della California il regno della beach life

La California è turisticamente uno degli stati di maggior fascino in USA: vuoi per il clima temperato, vuoi per la costa pacifica ricca di panorami mozzafiato e di ridenti cittadine balneari ma soprattutto per il mare che regala onde e tavole da surf per tutti.

E per chi non ama l’avventura sul mare la California offre stabilimenti e piscine, anche in sontuose ville, dove sfoggiare bikini e boxer, magari con un cocktail in mano.

Moda e tendenze, miti e leggende in spiaggia iniziano fin dagli anni ’60 in questo paese. Ovviamente nel nuovo millennio la tecnologia ci ha messo del suo: basti pensare al modello di tavola da surf con un notebook subacqueo incorporato e collegamento web senza fili, sperimentato dalla Intel tempo fa.

Se invece viaggiamo indietro nel tempo, a partire dall’Ottocento, la febbre dell’oro e i giacimenti petroliferi, vigneti e agrumeti, Hollywood, bellezze del paesaggio e clima mite, attirarono i maggiori flussi d’immigrazione.

Santa Cruz

Santa Cruz, cittadina balneare, vicino a San Francisco, divenne la Napoli della Costa del Pacifico, e la gente andava in spiaggia già nel 1866 per vedere l’arrivo del piroscafo con i primi turisti. Fu costruita anche la prima piscina scoperta della California, in cui imparare a nuotare. A Santa Cruz ai primi del ‘900 sorsero anche un casinò, un solarium, una piscina coperta con palmizio e spogliatoi.

San Francisco

A San Francisco alla fine dell’Ottocento furono inaugurati i famosi Sutro Baths, i bagni che divennero una vera e propria moda con le loro piscine d’acqua dolce e salata, i ristoranti, i negozi e persino il teatro all’aperto.

Il lusso e la beach life divennero quindi ben preso una prerogativa delle coste californiane. In particolare, al Sud sorgevano villaggi all’inglese abitati da gente che amava sia le spiagge sia i boschi di sequoie. Il fenomeno dell’amenity residence consisteva proprio nell’avere una seconda casa sulla costa, dove trascorrere del tempo all’interno di un contesto caratterizzato da un clima mite e dal verde lussureggiante.

Da Santa Cruz a Monterey fino alla costa rocciosa di San Diego, illustri magnati della finanza e dell’economia costruivano sontuose ville con piscine e giardini privati in cui rifugiarsi nel tempo libero.

Negli anni ’30 si diffuse la moda dell’abbronzatura che trasformava le spiagge in piccoli paradisi, una tendenza che arrivava direttamente dalle Hawaii, da cui arrivò anche il culto del surf. Chi non ricorda almeno una canzone dei Beach Boys? O non ha l’immagine cinematografica in mente di auto decapottabili con a bordo giovani biondi e abbronzati in cerca di un beach party?

Oggi, siamo in quella che si chiama era post-balneare, che ha comportato anche tanti cambiamenti non sempre positivi nella beach life di un tempo. Si pensi che a Monterey le antiche case in legno dei pescatori e delle fabbriche di conserve sono diventate ora ristoranti glamour ed eleganti boutique.

Nel 1955 tra l’altro in California arriva Walt Disney che costruisce un parco giochi (Disneyland) da milioni di visitatori l’anno e inaugura la stagione dei parchi a tema in tutti gli States.

L’industria del turismo moderna consacra dunque la California non solo come il regno della beach life ma anche l’indiscussa regina delle vacanze all’insegna del divertimento.

Che aspettate ad organizzare il vostro viaggio?

Prima però ricordate che per i turisti stranieri che vogliono recarsi in Usa per un periodo inferiore ai 90 giorni è necessario richiedere un visto elettronico, chiamato ESTA.

Potrete richiederlo comodamente online su questo sito application-esta.us, dove troverete anche altre informazioni utili in merito ai requisiti di viaggio richiesti obbligatoriamente dal Governo Americano.

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